Un vaporetto a fiati

Un vaporetto a fiati

Edizione 2017
ISBN 9788899089870
Disponibile
€ 13,00
 
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Descrizione

Sono sette le parti di cui si compone il libro, sette come i giorni della settimana, come le note musicali, come le meraviglie del mondo, come i semi del gioco del Mah Jong, composti da cerchi, caratteri, draghi, venti, fiori, stagioni e bambù. Sette sono i mesi più lunghi, quelli con 31 giorni, C’è  anche BubuSETTEte, che è uno scherzo che i grandi fanno ai bambini  piccoli piccoli, riapparendo dopo essersi nascosti al loro sguardo. C’è anche il sette bello delle carte da gioco, che spesso usano i nonni quando si ritrovano insieme; ci sono i sette simboli dei numeri romani, sette sono le vocali con cui si scrivono le aiuole, fiorendole di memorie colorate. Anche il gatto ha qualcosa in comune con il sette visto che di lui si dice che abbia ben sette vite, mentre noi dobbiamo sudare sette camicie per restare a galla tra i problemi di tutti i giorni. Con sette pezzetti di legno si compongono i rompicapo del tangram, ma sette sono, cosa assai più dura, gli anni di sfortuna se si rompe uno specchio, anche se basta un niente per essere in un attimo al settimo cielo. Sette sono anche i nani, di cui non si ricordano mai tutti i nomi e tante altre cose matematiche e chimiche hanno come base il sette. Ci sono anche le sette segrete,  ma  quella è tutta un’altra storia.
Sette è un numero magico, come lo è la nostra vita tanto che l’inizio e la fine sembrano aprire in ciascuno di noi, che attraversa quelle età, uno sguardo  attento e profondo su cose che “i grandi”, gli adulti, non vedono, presi come sono dal lavoro, dal denaro, da infiniti impegni che non sembrano importanti tanto quanto lo sono per un bambino o per un vecchio. Per questo le poesie hanno tutte un formato diverso, si disegnano quasi come le nuvole.
Per questo le poesie del libro trovano casa, come nei sette palazzi celesti, nelle sette casette sezione del libro, tra terra e aria, perché è lì che si abita, e nei palazzi c’è una cucina dove commestibile si fa la parola, che nasce nella bocca e la lingua la sforna per condividerla con gli altri. C’è anche una fiamma che brucia, e rende pensieri e parole combustibili sia per scaldarci sia per farci brillare come i lumi delle stanze e trasformarci in qualcosa di leggero, volatile, tanto quanto lo sono le parole e  le poesie, dove gli oggetti e i luoghi non pesa portarli dentro di sé e  tutto ci appartiene senza possederlo con un atto di proprietà. Ognuno ha a disposizione nazioni ed arcipelaghi, in cui trovare tutto se stesso, luoghi che sono il proprio ritratto, che appare e scompare, ritraendosi nel paese più profondo e limpido che ognuno di noi ha nel proprio intimo.
Il vaporetto è il nostro corpo intero e intatto, il cosmo che ci ha accolto da quando siamo apparsi in questo cielo sconosciuto e ha costruito con noi e per noi un mondo di fiati, tutte le parole che emettiamo come soffi di vento e sono diventate luoghi persone cose, tutte le stelle del cielo e anche gli animali e i draghi, le fate, gli orchi le streghe, gli orridi e gli abissi, prefissi e suffissi...fino a quando, divenuti vecchi, ancora nei nostri occhi quasi ciechi arderanno quei colori, quelli dei bambini che siamo stati, quelli dei bambini che siamo e mai si sono perduti.

 
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